Ma c'è una persona che sta gridando al mondo il suo bisogno di attenzione, qualcuno che si è imposto pian piano nel mondo della politica e che sta facendo molto parlare di sé, in bene e in male. E poiché questo qualcuno si è candidato alle primarie del PD contro Bersani e mi ricorda tanto Berlusconi, ho pensato di informarmi un pò.
Sto parlando di Matteo Renzi.
Classe 1975, laureato in giurisprudenza, fa politica da quando andava al liceo: nel 1996 contribuisce alla nascita dei Comitati Prodi e si iscrive al Partito Popolare Italiano, di cui diventa segretario provinciale nel 1999.
Nel 2001 diventa coordinatore della Margherita fiorentina e nel 2003, segretario provinciale.
Tra il 2004 e il 2009 è presidente della Provincia di Firenze e nel 2009 viene eletto Sindaco di Firenze. Fa parte della Direzione nazionale del Partito Democratico e nel 2010, secondo i sondaggi, era il sindaco più amato d'Italia.
Sotto la sua guida, Firenze è stata la prima città italiana con un Piano strutturale a Volumi Zero per il rispetto dell'ambiente che permetterà la circolazione nelle ZTL fiorentine alle sole auto elettriche.
Suoi cavalli di battaglia sono le lotte agli sprechi della casta e il rilancio dell'immagine del PD e dell'Italia, cosa alla quale ha tentato di contribuire organizzando il Big Bang (ottobre 2011), convegno al quale hanno partecipato diversi esponenti della politica, della stampa e della cultura italiane e ognuno ha avuto l'occasione di esprimere delle proposte per il rilancio del Paese.
Si è sempre schierato contro i sindacati e i fannulloni nelle amministrazioni pubbliche, mentre appoggia politiche come quella portata avanti da Marchionne per la FIAT.
Dal 2010 Renzi ha cominciato a parlare di rottamazione dei leader del PD creando una spaccatura interna al partito.
I leader in questione sono D'Alema, Veltroni e Bersani, mentre tra quelli in grado di governare segnala Chiamparino, Zingaretti e Vendola.
Questo quando ancora non aveva annunciato la sua candidatura, of course.
Il suo programma è facilmente consultabile sul suo sito e consiste in una lista di 100 punti dai nomi fantasiosi: da Ah, che bello caffé! per indicare gli incentivi fiscali che intende riservare a chi aprirà caffé letterari e filosofici a M'illumino più intenso, titolo del concorso il cui vincitore realizzerà un nuovo piano di illuminazione per la città. Il tutto si basa sui temi di cui sopra, ma anche sulle agevolazioni per le famiglie e sulla trasparenza nel rapporto tra politica e cittadini.
Proprio su quest'ultimo punto, però, Renzi ha avuto qualche difficoltà.
Il 6 dicembre 2010 Renzi è andato a far visita a Silvio Berlusconi nella sua villa di Arcore.
Non ha annunciato la sua visita, né ne ha parlato il giorno successivo. Al contrario, a Berlusconi sono sfuggite alcune indiscrezioni in merito, prontamente pubblicate da vari quotidiani.
Il Sindaco si è giustificato dicendo di essere andato dal Premier per parlare di una legge speciale per Firenze e l'unico motivo per cui non ne aveva parlato prima era che Berlusconi gli aveva promesso un comunicato congiunto il giorno dopo insieme a Letta, Tremonti e compagnia.
In questo video Renzi è ospite alla trasmissione Otto e mezzo: conduce Lilli Gruber, l'altro ospite è Marco Travaglio.
La Gruber gli pone la domanda che credo girasse nella testa di tutti gli italiani: come gli era venuto in mente di parlare con Berlusconi ad Arcore, nella casa in cui proprio in quel periodo era scoppiato lo scandalo Bunga Bunga? Palazzo Chigi non gli bastava?
La risposta di Renzi è significativa: "E secondo lei se vado a Palazzo Chigi lo trovo?"
Il 5 agosto 2011 il Sindaco di Firenze viene condannato in primo grado dalla Corte dei Conti della Toscana al pagamento di 14.000 euro per danno erariale. La sua reazione è di ricorrere in appello.
Il danno erariale, calcolato in un primo momento in 2 milioni e 155mila euro e ridotto in seguito alle indagini a 50mila euro, era stato denunciato dalla procura contabile della Provincia di Firenze della quale, come detto, Renzi è stato presidente dal 2004 al 2009.
Non era l'unico imputato: insieme a lui c'era tutta la ex giunta provinciale.
L'accusa era di aver assunto persone non qualificate (per esempio prive di laurea) affidando loro, in alcuni casi, compiti di cui altri si stavano già occupando. Gli assunti erano stati inquadrati in modo tale da percepire una retribuzione maggiore rispetto a quella che meritavano.
La difesa sosteneva che la Procura si sarebbe dovuta concentrare sull'utilità del lavoro svolto dai lavoratori in questione e Renzi ha ribadito che l'errore di inquadramento non è imputabile agli amministratori, ma ai funzionari che lo avevano effettuato.
Il 2 marzo 2012 "Libero" rende noto che Renzi avrebbe ricevuto 122mila euro dal senatore del PD Luigi Lusi come finanziamento per la sua candidatura alle primarie del centrosinistra di Firenze del 2009 che lo hanno eletto come candidato sindaco.
Lusi, ex tesoriere della Margherita, era stato accusato di aver sottratto dei fondi al partito. Per contro, lui affermava di avere solo obbedito agli ordini e che i soldi erano stati destinati a varie fondazioni tra le quali quella di Rutelli. Anche Renzi, sempre secondo le dichiarazioni di Lusi, avrebbe chiesto 122mila euro in tre fatture ma dopo aver ricevuto i primi 70 mila euro Rutelli si era messo in mezzo e non gliene erano stati dati altri.
In questo video, estratto da una puntata di Servizio Pubblico durante la quale era intervenuto telefonicamente, Renzi conferma di aver chiesto soldi al partito e sottolinea che ciò non è reato. Infatti è vero che lui si è sempre dichiarato contrario ai finanziamenti pubblici ai partiti, ma "finché ci sono 200 milioni di euro è giusto spenderli per i partiti (...) piuttosto che per le case private (come ha fatto Lusi, NdA)".
Dunque, Renzi non ha usato i soldi per la campagna, ma non perché è contrario ai finanziamenti e ha deciso di agire come il Movimento 5 Stelle che si è rifiutato di usarli, bensì perché non glieli hanno voluti dare.
Santoro, per tutta risposta, gli chiede come mai Lusi non è stato denunciato dai politici che ha chiamato in causa: Renzi, infatti, ha citato Libero, ma non l'ex tesoriere.
Esiste inoltre una fattura di 70.000 euro sulla quale è riportato il nome di Renzi: ciò non significa che lui abbia preso i soldi in prima persona, ma si sa che sono stati destinati all'agenzia Web&Press per fare i manifesti pubblicitari per la Margherita. Il partito quell'anno presentava Renzi alle primarie, quindi è abbastanza scontato che i manifesti fossero per lui. Casualmente, dopo le primarie il direttore dell'agenzia è diventato portavoce del neo eletto sindaco.
Luigi Lusi risulta essere, tra le altre cose, uno dei dieci promotori e firmatari del Big Bang.
Non è finita.
C'è ancora la storia della Florence Multimedia, società creata da Renzi nel 2005 le cui azioni appartengono al 100% alla Provincia. Nello stesso periodo, il sindaco smantella l'ufficio stampa della Provincia rendendolo inattivo e trasferisce tutti i suoi compiti alla nuova società, capitanata dal suo fedelissimo Andrea Bacci.
Il totale degli stanziamenti per la Florence è di 4 milioni e 387 mila euro. Soldi pubblici, ça va sans dire.
No, non è ancora finita.
Ad accusare il sindaco ci sono anche l'ex assessore al bilancio del Comune di Firenze, Claudio Fantoni, e un ex dipendente, Alessandro Maiorano.
Il primo ha scritto nella sua richiesta di dimissioni che Renzi spendeva troppi soldi per promuovere la sua immagine invece di preoccuparsi della città. Il secondo, che tra l'altro ha denunciato il sindaco per mobbing, ha fornito le prove delle sue spese pazze: ha presentato le ricevute dei rimborsi delle carte di credito sulle quali la Corte dei Conti ha avviato un'indagine.
Tra pranzi, cene, soggiorni in alberghi di lusso, enoteche, regali, spot su tv e giornali e via discorrendo, Renzi avrebbe speso un totale di 20 milioni di euro sottraendoli alle casse della Provincia di Firenze.
Forse a causa dei suoi problemi passati con le campagne elettorali, questa volta il sindaco ne fa una diversa dal solito: oggi parte in camper per muoversi il più rapidamente possibile tra le varie città d'Italia previste dal suo tour di 100 giorni. Periodo durante il quale gli sarà difficile fare ciò per cui è stato eletto: il sindaco, appunto.
Il capogruppo del PdL di Firenze, Marco Stella, si è detto molto preoccupato in proposito e ha reso noto che Renzi fino ad ora ha disertato quasi il 50% delle sedute del consiglio comunale, in altre faccende affaccendato: figuriamoci adesso.
Insomma, a me pare che di nuovo Renzi non abbia proprio nulla.
Nemmeno lo slogan: Adesso!, lo stesso usato nel 2009 per le primarie di Franceschini, quelle che poi vinse l'avversario Bersani.
Quando glielo hanno fatto notare, lui ha risposto: "Ma il nostro Adesso ha il punto esclamativo, è questa la vera novità!"
La forza della grammatica italiana.
Ascolto consigliato:
Che dire. Arrivato a 68 anni, scampato alla II/a guerra per un soffio, pensavo di non dover più vedere un'Italia in macerie. Purtroppo mi sbagliavo. Sono arrivato per caso al tuo blog del quale ho letto alcune tue riflessioni tutte totalmente condivisibili.
RispondiEliminaA volte è duro leggere la verità su certi fatti, sapendo che la soluzione al problema italiano non esiste o , se esiste, esige la distruzione totale dello status quo, con conseguenze inimmaginabili. Onde evitare che i vermi continuino a sopravvivere mangiando i resti della "vacca putrida" occorrerebbe bruciarne la carcassa. Il più rapidamente possibile e con loro ancora intenti a pasteggiare. Non vedo altra soluzione.
E l' angoscia mi prende sapendo che non c'è benzina abbastanza ed il fiammifero è bagnato dalle lacrime di coloro che sanno solo piangere.
Vorrei che Dio mi lasciasse il tempo per vedere come andrà a finire questa tragedia ma ho paura di conoscere già il finale.
Sono troppo pessimista? Non credo ma.. lo spero.
Grazie , comunque , per il tuo lavoro quotidiano nel tentare di spiegare i fatti in maniera coerente e pulita.
Un Uno qualunque.
Non penso affatto che tu sia un "Uno qualunque"! E ad ogni modo, sono le persone semplici come noi che devono informarsi sui fatti e rendersi parte attiva.
RispondiEliminaIl problema, a mio avviso, è proprio questo: chi si è incollato alla televisione ieri sera per seguire il dibattito pubblico tra gli aspiranti al trono del centrosinistra non è ancora stanco di inchinarsi al politichino di turno, ancora non ha capito che tutti i partecipanti, Renzi incluso, ragionano seguendo una mentalità vecchia di quarant'anni secondo la quale esistono dei supereroi che magicamente risolvono i problemi del Paese al posto nostro.
Se lo avessero capito non sprecherebbero tempo prezioso ad ascoltare parole vuote di chi non ha fatto nulla anche quando ne aveva il potere: il cittadino oggi è chiamato ad informarsi, ascoltando i fatti e non le opinioni. Quelli che ho enumerato nel mio post, appunto, sono i fatti, le azioni di uno dei candidati. E mi è bastato conoscere queste ultime per non seguire alcun dibattito, così come mi basta sapere che Bersani è Montiano per non votarlo, così come non voto uno come Vendola, che apre e chiude concorsi pubblici a suo piacimento e si giustifica dicendo che "è consuetudine"... No, non è questa l'Italia che voglio. Ma questa è l'Italia che ho.
E io di anni ne ho 25: quanto vorrei averne già 68 e non sentirmi sulle spalle il peso di una vita già finita prima di cominciare!
Grazie per il tuo commento, ora mi sento meno sola :)